08.jpg

Distretto BioSlow, prepariamo la Sardegna verde!

Mentre l’Italia, e l’Europa, stanno predisponendo i piani per un “New Green Deal”, noi stiamo già costruendo la nuova “Sardegna Verde”, abbiamo iniziato a condividere idee e strumenti per valorizzare le geniali intuizioni di agricoltori e pastori capaci di scommettere sulle risorse di un’isola meravigliosa, che ancora non riesce a trattenere i suoi figli, costretti a emigrare lontano da casa. Se nel secolo scorso l’isola ha vissuto l’illusione di uno sviluppo industriale che ci ha lasciato in eredità perlopiù disoccupazione e territori devastati, senza minimamente prendere in considerazione l’opportunità di fare sistema con l’agricoltura, oggi vogliamo recuperare la nostra speranza e costruire il nostro futuro valorizzando le risorse migliori della nostra terra: la nostra storia e la nostra cultura, la bellezza dei paesaggi e dell’ambiente naturale con la sua biodiversità, l’agricoltura e l’enogastronomia, la tradizionale ospitalità e il saper fare artigianale.

Vogliamo valorizzare il lavoro dell’apicoltore capace di invasettare i “24.000 baci” necessari alle api per trasformare il prezioso nettare bottinato in siti unici e incontaminati rifornendo i negozi di New York e di altri paesi nel mondo, vogliamo sostenere il viticoltore che ha recuperato l’antica ricetta del vermouth per regalarci i sapori unici che sprigionano i vini sardi sapientemente dosati in nuovi cocktail capaci di sedurre il gusto dei consumatori internazionali, vogliamo sostenere l’opera di resistenza di chi è capace di scommettere sul futuro della pastorizia rinnovando la gamma dei prodotti e le modalità di rapporto con i consumatori. Vogliamo scommettere sulla capacità di accoglienza dei piccoli borghi, delle aziende agrituristiche e dei tanti ristoratori innamorati della loro terra e dei suoi meravigliosi prodotti per rilanciare il turismo in maniera lenta e intelligente a misura del nostro respiro, per godere il privilegio della scoperta e della conoscenza di un’isola che sa regalarti emozioni in tutti i mesi dell’anno, senza affollamento, in piena sicurezza, con offerte capaci di appagare tutti i sensi.

Potremo continuare ancora parlandovi di olio evo, del pane e dei grani antichi, dei legumi, delle mandorle, degli ortaggi e della frutta, delle erbe spontanee, così come degli allevamenti in stile “bio&brado” o delle attività della pesca e dell’acquacoltura. Potremo ancora parlarvi di artigianato, del tessile o della bioedilizia, del recupero delle architetture e degli insediamenti in terra cruda, delle energie rinnovabili, della mobilità pulita e dell’economia circolare. Non mancheremo di farlo, vi racconteremo con appositi appuntamenti, che stiamo programmando in collaborazione con il canale “SIMTUR Live”, la “Sardegna che verrà”. Vogliamo rinsaldare i legami con i pastori sardi che negli anni ’50 e ’60 sono emigrati in Toscana e nel Lazio, mantenendo viva la pastorizia in quelle regioni, vogliamo mantenere il collegamento con i sardi che vivono in altre regioni e paesi e che possono orgogliosamente essere ambasciatori della loro terra nelle nuove comunità dove vivono e lavorano. Vogliamo offrire l’amicizia a quanti amano la nostra isola e vorranno divenire “cittadini temporanei” per un giorno o per cento giorni nelle nostre contrade. Vogliamo costruire opportunità per chi vorrà tornare a vivere e a lavorare nella nostra isola.

Insomma, il Distretto BioSlow della Sardegna sta già scrivendo un nuovo pezzo di storia sostenendo la nuova agricoltura, biologica e contadina, e la nuova economia capace di garantire la conservazione delle risorse e una produzione buona e sana, per l’ambiente e per l’uomo.
Il progetto “BioSlow” raccoglie l’importante esperienza di costruzione dei Biodistretti sviluppatasi negli ultimi vent’anni, agisce come costruttore di reti, favorisce il partenariato pubblico-privato, la collaborazione tra territori urbani e territori rurali e indica l’opportunità di un’ulteriore evoluzione del modello distrettuale agricolo, che, dopo aver spostato l’attenzione dal settore al territorio, crea reti e sistemi capaci di rendere il territorio protagonista nei profondi cambiamenti che modificheranno l’agricoltura e l’economia negli anni a venire.

Continuate a seguirci sulle nostre pagine social e sul sito www.bioslow.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo sito può avvalersi di cookie tecnici, anche di terze parti,  necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Non vengono usati cookie di rilevamento.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.